26/28 Giugno : Da Stonewall al Pride contro ogni razzismo e discriminazione

approfondimento del progetto Zona LIbera dal Razzismo
da STONEWALL 1969 AL PRIDE
CONTRO OGNI RAZZISMO E DISCRIMINAZIONE

La libertà di scelta sul proprio corpo ed orientamento sessuale è un diritto ancora oggi non scontato. Le violenze ed aggressioni nei confronti della comunità omosessuale e transessuale rappresentano odiose manifestazioni di razzismo ed intolleranza. I movimenti per i diritti civili hanno ottenuto negli anni il riconoscimento formale di diritti per gay, lesbiche e trans. In tutti i paesi democratici e nelle principali carte internazionale di diritti umani è stata sancita la fine di ogni presecuzione legale e giudiziaria e sopratutto e la fine di ogni discriminazione. Purtroppo però ancora oggi, a 3° millennio iniziato da quasi un decennio, la comunità omosessuale e transessuale è ancora sotto attacco in molti paesi che non riconoscono anzi puniscono anche con la pena di morte la libertà di essere "diversi". E anche nei paesi più democratici i diritti riportati in leggi e costituzioni sono spesso considerati carta straccia mentre la discriminazione trova una ampia gamma di sfumature, dal mancato riconoscimento del diritto di essere coppia al mobbing sul lavoro, dalla mancanza di misure culturali ed informative adeguate a prevenire ignoranza e pregiudizio alla inadeguatezza di misure atte a prevenire e contrastare la violenza verbale e le aggressioni fisiche. L'Italia in particolare negli ultimi anni è stata protagonista di un'allarmante escalation di episodi di razzismo che hanno da una parte coinvolti i migranti, dall'altra appunto la comunità GLBTQI. Zona Libera dal Razzismo è un progetto per la prevenzione e il contrasto di razzismo e xenofobia, proprio al fine di diffondere informazione e contro l'ignoranza ecco di seguito un assaggio di informazioni utili :

Dal movimento omo e transessuale al movimento LGBT (o GLBT) : un acronimo utilizzato come termine collettivo per riferirsi a persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender (Transessuali). Il movimento omosessuale e transessuale negli anni ha evoluto la propria composizione e rivendicazioni. Oggi il movimento si definisce GLBT o meglio nella sua forma più evoluta si definisce appunto GLBTQI rivendicando diritti non solo per gay, lesbiche e transessuali ma anche per bisessuali, queer e intersessuate/i. Info e approfondimenti : http://it.wikipedia.org/wiki/GLBT

Stonewall 28 Giugno 1969, una pietra miliare per i movimenti dei diritti civili e per tutto il mondo GLBTQI :
Fino al 1969 anche nei paesi occidentali gay, lesbiche e transessuali erano costantemente perseguitati, in particolare negli Stati Uniti le retate di polizia nei locali frequentati dalla comunità omo e transessuale erano una costante. Il 28 giugno 1969 a New York per la prima volta è stato detto basta a queste persecuzioni e discriminazioni con una rivolta appunto nota come "Rivolta di Stonewall". La prima notte degli scontri fu quella di venerdì 27 giugno 1969 poco dopo l'1:20 di notte, quando la polizia irruppe nel bar chiamato "Stonewall Inn", un bar gay in Christopher Street nel Greenwich Village ne seguirono giorni di scontri tra polizia e manifestanti, ancora oggi "Stonewall" è quindi la data simbolica centrale per tutto la comunità GLBTQI internazionale.
Info e approfondimenti : http://it.wikipedia.org/wiki/Moti_di_Stonewall

Da Stonewall al Pride :
"Stonewall" è la data simbolo di un movimento di liberazione e per i diritti civili che poi si estenderà in tutto il  mondo. Per questo motivo il 28 giugno è stato scelto dal movimento come data della "giornata mondiale dell'orgoglio GLBT" o "Gay pride". Appunto in occasione di questa data e quindi intorno alla fine di Giugno e ai primi di Luglio vengono organizzati "Gay Pride" in tutto il mondo, manifestazioni gioiose e colorate ma anche determinate nel richiedere la cessazione di ogni discriminazione e l'accesso a pari dignità e pari diritti. In molte e diverse occasioni queste iniziative vengono osteggiate, con semplice ostruzionismo o con vera e propria violenza. In particolare in Italia è abitudine organizzare Pride locali in molte città, e uno nazionale in una città di volta in volta diversa. Con la stessa modalità ogni anno viene organizzato in una diversa città europea l'EuroPride, organizzato dall'EPOA. e ogni 6 anni il "World Pride" organizzato dalla rete INTERPRIDE per la prima volta in Italia, a Roma nel 2000. Proprio il prossimo anno nel 2012 Roma ospiterà l'EuroPride e Londra il World Pride.
Info e approfondimenti : www.europride.info e www.worldpride.net

Il movimento italiano GLBTQI :
è composto da molte e diverse realtà, piccoli collettivi e grandi associazioni attive nel promuovere diritti e anche nel costruire rete per rendere visibili la comunità GLBTQI. Una delle massime capacità di partecipazione e visibilità del movimento è stata intorno al 2000, anno del "World Pride" a Roma e di molte altre iniziative e manifestazioni capaci di mobilitare migliaia di persone e relazionarsi con il più ampio e variegato movimento definito "no global". Gli ultimi anni invece sono caratterizzati da un declino, l'accantonamento delle leggi sui PACS e una escalation di violenze ed aggressioni anche fisiche da parte di una estrema destra xenofoba in particolare a Roma ma anche in altre città. Dall'estate 2009 si sono moltiplicati gli episodi di violenza di cui parte consistente del movimento vede nelle politiche del governo una diretta responsabilità. Una delle reti più ampie e istituzionali è l'Arcigay, una delle realtà del movimento da sempre più attive si trova a Roma ed è il "circolo di cultura omosessuale Mario Mieli". Negli anni sono nate anche nuove e variegate reti nazionali sono solo GLBTQI come ad esempio il "Coordinamento Facciamo Breccia" nato per iniziativa di alcune soggettività lesbiche, gay, trans e femministe. In particolare a Roma è in corso proprio in questi giorni una accesa polemica tra l'Arcigay Roma e il resto del movimento italiano GLBTQI a causa di operazioni ambigue gestite dall'Arcigay in occasione della gestione del Pride romano 2010 così come spiegato nel manifesto "Noi non ci saremo".
Info e approfondimenti : www.mariomieli.org

"Alla Luce del Sole!" il Pride nazionale del 26 Giugno 2010 a Napoli :
una mobilitazione di diritti, libertà, solidarietà, un’iniziativa aperta di dialogo tra differenti culture, orientamenti sessuali, identità di genere, provenienze etniche, politiche e religiose. Una mobilitazione gioiosa di chi sa che le differenze sono una ricchezza da valorizzare e non da controllare ma anche una giornata per dare luce ad alcune tematiche attuali, dalla libertà di scelta di orientamento sessuale che non può comportare nessuna discriminazione nei diritti, alla libertà di decidere sul proprio corpo. Non solo, è anche l'occasione per prendere parola contro l'escalation di violenze e per la domanda di nuove tutele e nuovi diritti. Un pride nazionale di gioia e determinazione che precede l' Europride 2011 a Roma.
Info e approfondimenti :  www.napolipride.com

26 Giugno a WIKI hostel di Zagarolo giornata-evento NoBorder con la mostra del progetto MoveUp e le informazioni e performance del progetto Zona Libera dal razzismo : proprio in occasione del 26 Giugno l'associazione No Border ha organizzato una giornata evento con mostra, aperitivo e performance a Wiki Hostel. Vista la contemporaneità con il Pride il progetto Zona Libera dal Razzismo sarà attivo nel diffondere informazioni ed antirazzismo e invita tutte e tutti alla "Rainbow video live performance" dedicata al Pride, alle identità mutanti e le differenze di genere di cui sarà protagonista dalle ore 21 l'associazione Margine Operativo (www.margineoperativo.net). L'invito quindi è diffondere informazione contro razzismo e discriminazioni e per chi non potrà raggiungere il Pride di Napoli l'invito è attraversare la giornata-evento "Stile Libero contemporaneo" dalle 17 alle 23.20 a Wiki hostel di Zagarolo.
Info e approfondimenti : www.noborderonlus.org/26giugno2010 e visualizza i materiali informativi multimediali contenuti nel QRcode www.noborderonlus.org/pride

www.noborderonlus.org/26giugno2010

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